Voglia

Ti avevo scitto che avevo tanta voglia di scoparti e darti tanto cazzo e che avevo pensato tutto il giorno alle cose più porche. Finalmente sono salito a casa tua, eri sola. Tuo marito a Milano a lavorare sarebbe ritornato nel w.e.. Una buona cena, un buon prosecco....
Mi dici di raggiungerti in camera dopo cinque minuti. Aspetto e quando entro ti vedo sul letto, nuda, che ti stai scopando con il cazzo finto. É quello nuovo appena preso, più grande di quello che usiamo sempre. Lentamente lo spingi dentro e poi lo fai quasi uscire. É molto eccitante guardarti, il mio cazzo è già duro, il tuo giocattolo che entra ed esce è lucido di lubrificante e di umori. Vorrei leccartela mentre lo fai scorrere ma non voglio farti venire subito. Ti lecco i capezzoli e ci lascio tanta saliva. Poi ci passo sopra la cappella. Sono duri. Lascio colare tanta saliva nel solco tra i seni e poi ci appoggio il cazzo, lo stringo fra loro e lo faccio scorrere come se ti scopassi. Tu allunghi la lingua per leccarlo quando é vicino alla tua bocca. Ti stuzzico i capezzoli e li bagno ancora. Ma voglio vederti mentre ti scopi con il cazzo finto. Allora mi giro, ti vengo a cavallo, mi allargo il culo e te lo faccio leccare. È bellissimo. Ti faccio leccare un dito ed inizio a massaggiarmi il buchino. Lentamente faccio entrare il dito mentre tu fai entrare il cazzo bella figa tutta aperta. Lo vedo tutto bagnato di umori, é di quelli realistici, con la cappella e tutte le vene in rilievo. Lo sfili facendo uscire la cappella e poi con lentezza lo spingi dentro fino in fondo. Lo prenderesti anche più grande tanto sei eccitata. Mi metti due dita nel culo ed inizi a scoparmi con quelle, ho il cazzo fra i tuoi seni, ti lecco il clitoride e tu inizi ad ansimare, le dita nel culo vanno più veloci come il fallo che ti penetra, stai per venire, lo sento. Mi accanisco ancora di più succhiandoti e sento che spingi il bacino verso la mia bocca. Il cazzo finto é tutto dentro e non lo muovi più, spingi le dita più a fondo nel mio buchino e vieni. - É bellissimo, mi hai fatto godere tanto - mi dici. - Mettimi il tuo cazzo adesso -.
Mi sdraio su di lei e faccio scivolare la cappella tra le sue cosce chiuse, poi con le dita le allargo la figa e spingo dentro la cappella. Le piace così perché le sfrega tra le grandi labbra e sul clito, - ti basta solo la cappella? - le chiedo, muovendola piano, quasi a farla uscire e poi di nuovo dentro, come in un fiore umido - No - risponde - Dimmi cosa vuoi - le domando ancora -.
- Il cazzo, voglio il cazzo dentro, voglio venire anche con il cazzo, mi manca pochissimo, ti prego scoparmi, aprimi la figa. - Allora spingo e le dico nell'orecchio che é una porca e che dopo le aprirò anche il culo. - Basta che tu mi scopi e farò tutto quello che vuoi - - sei la mia zoccola? - - si ma scopami - allora comincio a scoparla a fondo, le allargo le gambe tenendole i polpacci in alto con le mani e spingo fino alle palle, tre o quattro affondi e viene. - Ho tanta voglia ancora -, - non preoccuparti, abbiamo appena iniziato- Girati - le dico. La faccio mettere a pecorina, con le mani le faccio allargare il culo, la sua faccia è appoggiata sul cuscino - non farmi male - mi dice - il tuo cazzo è grande -, - ti faro godere anche nel culo - le dico - quando avro finito sarà aperto come la tua figa -. faccio colare tanta saliva nel solco tra le chiappe ed inizio a a farci scorrere l'asta, dalla cappella alle palle senza spingere, una buona dose di lubrificante si aggiunge alla saliva e poi inizio a spingere con il pollice allargando il buco, altre volte ho provato ad incularla ma sentiva troppo male. Stasera é talmente eccitata che le infilerò tutto il cazzo e sarà felice. Il pollice entra fino all'ultima falange, é rilassata e tutto andrà bene. Sono sopra di lei e lentamente appoggio la cappella al buchino, spingo un pò, posso vedere come il piccolo fiore si apre, la cappella é quasi dentro, comincio a far entrare ed uscire solo la punta, - ti fa male - le chiedo ma conosco già la risposta - no, continua così con dolcezza ed entra un poco per volta - la cappella é entrata - mi hai allargata - dice - quanto ne hai messo - - sola la punta - le rispondo - adesso entro ancora un pò -. Mi abbasso con le ginocchia e il cazzo entra per metà. Mi fermo per farla abituare, poi con un'ultima spinta lo affondo fino a sentire che le palle toccano la sua figa. - Lo sento nella pancia - mi dice - non sento male, é strano, mi sento piena, di più che nella figa - Inzio a incularla lentamente, sento che sta ansimando, mi chiedo se sia dolore o le piaccia, ma a dire la verità non mi interessa, sono troppo eccitato. Aumento il ritmo, la punta quasi esce e poi lo spingo dentro sempre di più, vorrei averlo più lungo e grande ancora, vorrei aprirla con il cazzo. Adesso la inculo di brutto, mi accorgo che lei tenta, per quanto possibile di allargarsi ancora di più e che spinge verso di me quando le spingo il cazzo dentro. - E' bellissimo - dice - mi sembra di star per venire, ma in maniera diversa, più dal profondo, dai, dai, spaccami il culo, più forte, più forte - Grida, morde il cuscino, trema e viene. Sento le contrazioni sul mio cazzo, sono al limite, quasi mi risucchia dentro e vengo anch'io, le sborro nel culo, lunghi getti che la riempiono. - Mi hai riempita di sborra, quanta me ne hai data, mi sento piena di cazzo e di sborra. Dovrai incularmi sempre perchè è stato un orgasmo intenso, prima mi hai fatto venire con la lingua, poi con il cazzo ed adesso nel culo ogni volta diverso e potente. Mi fai venire sempre più voglia di cazzo. Sei un porco ma mi piace - Lentamente sfilo il cazzo, é lucido di sperma, il buco si contrae ancora ed esce un pò del mio liquido. - Apri la bocca e leccami il cazzo, devi pulirlo bene - si mette in ginocchio, lo ha davanti agli occhi - fammelo vedere bene, mi ha fatto godere così tanto - e poi se lo succhia fino in gola.